Il Parco ed il dipartimento DAGRI dell’Università di Firenze si stanno impegnando in SySTEMiC, un progetto europeo del programma LIFE (LIFE18ENV/IT/000124) della durata di 5 anni, che coinvolge partner italiani, croati e sloveni. Lo scopo è quello di studiare la diversità genetica degli alberi per aumentare la capacità di adattamento delle foreste al cambiamento climatico.
L’aumento delle temperature e la crescente frequenza di eventi estremi, come i prolungati periodi di siccità, rappresentano una minaccia per gli ecosistemi forestali. La presenza di un alto tasso di biodiversità è il miglior strumento per aumentare la capacità dei boschi di adattarsi al cambiamento climatico in corso. Maggiore è la diversità genetica degli alberi in una foresta, più è probabile che alcuni di questi abbiano caratteristiche che li rendano più adattabili ai cambiamenti ambientali, aumentando così la resistenza e la resilienza della foresta. Le specie arboree forestali oggetto dello studio sono 8, tra cui il pino domestico e la farnia, che sono monitorate anche all’interno della Tenuta di San Rossore.
Oltre alla diversità genetica, nell’ambito del progetto vengono presi in considerazione vari aspetti della biodiversità forestale, come i processi legati alla rinnovazione naturale, la presenza di microhabitat sugli alberi e la presenza del legno morto in foresta, che rappresenta un importante fattore per la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali. Altro aspetto considerato, in aree con elevata presenza di ungulati selvatici, è l’impatto sulla rinnovazione provocato da questi animali con la brucatura, che potrebbe ostacolare la capacità della foresta di rinnovarsi naturalmente.
Scopo dello studio è anche quello di individuare nuove tecniche di gestione forestale sostenibile che siano capaci di conservare la diversità genetica delle foreste e la biodiversità complessiva dei sistemi forestali. Pertanto, vengono sperimentati tagli forestali a basso impatto ambientale che sono finalizzati a favorire la rinnovazione naturale e a diversificare la struttura forestale. L’obiettivo è quello di ottenere progressivamente boschi con alberi di diversa età ed altezza. Nella Tenuta questo è un elemento di forte interesse, dato che vi sono pinete di pino domestico con strutture uniformi tradizionalmente coltivate con sistemi di gestione basati sulla rinnovazione artificiale. Anche in occasione del Progetto LIFE SySTEMiC il territorio del Parco si è rivelato un ambiente di elevato interesse per lo sviluppo di attività di ricerca e di innovazione scientifica nel settore forestale.
Giulia Gaimari