I numeri dell’Azienda Agrozootecnica biologica della Tenuta di San Rossore: 200 bovini di tre razze diverse: mucco pisano, chianina e maremmana; 3 dromedari e oltre 30 cavalli da monta e da tiro per il mantenimento delle razze Monterufolina e TPR. Gli animali hanno 500 ettari per pascolare allo stato brado e sono nutriti con foraggio e fieno a chilometro zero prodotto grazie a 100 ettari coltivati a erba medica, orzo e tritacale con l’utilizzo unicamente di sostanze naturali. L’azienda, che si avvale della consulenza della società GreenGea, ha la certificazione biologica e lavora in regime di autosufficienza alimentare.

Con il nuovo progetto AfarCloud, agricoltura digitale 4.0, il Parco è al centro di un progetto europeo Horizon 2020 per aumentare l’efficienza agricola e la salute degli animali.

Con il ‘Pit pianura pisana’, è nata una sinergia con le azienda agricole private che insieme all’Ente si sono aggiudicate un finanziamento regionale per un totale di 3 milioni per la manutenzione del territorio.

Negli ultimi due anni sono incrementate le azioni per il contenimento degli ungulati.

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