In una delle aree più antropizzate, sulla spiaggia di Marina di Pisa, è stato trovato un nido della nostra tartaruga marina, la Caretta caretta. Il nido è stato monitorato dall’Associazione tartAmare, che da anni si occupa di recupero e tutela di questa testuggine, fino alla schiusa avvenuta pochi giorni fa. La presenza di questa specie nei nostri mari e sulle nostre spiagge è molto importante perché si tratta di un grande predatore marino e, come tale, permette il mantenimento dell’equilibrio ecosistemico. Si nutre, infatti, di piccoli pesci e crostacei, molluschi, gasteropodi, echinodermi e, prime fra tutti, delle meduse. La tartaruga, tipica del Mediterraneo, è a rischio estinzione e rientra tra gli animali protetti, per questo motivo è importantissimo avvisare immediatamente la Guardia Costiera al 1530 in caso di avvistamento di un esemplare o di sue tracce.

Le Caretta caretta raggiungono l’età riproduttiva a 20-30 anni e da allora non depongono le uova tutti gli anni. Certo, ogni anno fanno circa 3 nidi con, in media, 100 uova ciascuno, ma di tutti questi piccoli solo 1/1000 riesce a riprodursi a sua volta. Inoltre, la loro sopravvivenza è messa a repentaglio dalla plastica in mare, dalle reti ed ami da pesca e dall’inquinamento luminoso. I piccoli di Marina di Pisa sono stati ingannati proprio dalle forti luci degli stabilimenti e, invece, di andare verso mare sono risaliti esponendosi ai predatori. I volontari di tartAmare successivamente sono intervenuti e continuano a presidiare il nido in caso di ulteriori schiuse e sono sempre a disposizione di tutti i curiosi ed appassionati che vogliono sapere di più su questi fantastici animali.

In caso di avvistamento di queste tracce, chiamare subito il 1530, ci si trova in presenza di una tartaruga marina.

Giulia Gaimari