Continuano le azioni per difendere le pinete dalla cocciniglia tartaruga, dopo il ritrovamento quest’estate di un focolaio nel parco urbano ex-Ciclilandia a Tirrenia, appena fuori dai confini del Parco. «Dobbiamo fare la massima attenzione, è una minaccia per i pini, soprattutto quelli domestici che erano stati risparmiati dal Matsococcus – aveva detto il Presidente dell’Ente Parco Lorenzo Bani – dobbiamo proteggere le pinete, uno degli elementi caratteristici del Parco e del nostro territorio».
Adesso la Regione Toscana ha emanato un piano di azione. Innanzitutto si individuano due aree: l’area infestata (in rosso nella mappa) e l’area cuscinetto (in giallo) che rappresenta sostanzialmente la Tenuta di Tombolo, ossia il litorale pisano con i boschi retrostanti. Sulle piante infestate, quando di diametro superiore a 15 centimetri, i proprietari (siano essi pubblici o privati) devono effettuare i trattamenti endoterapici: sul documento sono indicate le sostanze da utilizzare, le quantità ed il numero dei fori da praticare. Quando invece le piante sono irrimediabilmente compromesse oppure sono così piccole da non permettere l’endoterapia, vanno rimosse. Il materiale derivante deve essere distrutto, quando possibile tramite combustione in loco. Nella zona infestata per un raggio di 250 metri dalla pianta sarà realizzato un monitoraggio intensivo
Ricordando che è molto importante che ogni caso di infestazione sospetta sia segnalata subito alla mail cocciniglia.tartaruga@regione.toscana.it,
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In rosso le aree di infestazione, in giallo le aree cuscinetto
La cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis) attacca i pini, soprattutto il pino domestico (Pinus pinea). La sua alta capacità riproduttiva e l’assenza di antagonisti la rendono un’infestazione molto pericolosa. Si diffonde sia per via area sia per trasporto passivo anche tramite altri animali. I sintomi dell’infestazione, comuni alle altre cocciniglie, sono l’ingiallimento degli aghi, il rilascio di goccioline lucide ed appiccicose (melata) che con il tempo diventano nere (fumaggine), il diradamento della chioma dell’albero. La certezza si ha dal ritrovamento dell’insetto con la sua forma particolare che ricorda un carapace di tartaruga. Quando si presenta in parchi urbani, aree verdi ristrette oppure all’inizio del focolaio si cura con l’iniezione di insetticidi, mentre per le ampie aree boscate l’azione di contrasto è più difficile: l’uso di feromoni per la cattura e gli antagonisti naturali sono ancora allo studio. Per questo è necessario scoprire al più presto l’eventuale infestazione ed entrare in azione rapidamente.