Dal 1° aprile al Parco è iniziato l’inanellamento a scopo scientifico, “Progetto Limicoli” portato avanti da volontari, inanellatori e appassionati dell’associazione Osservatorio Ornitologico Caterini che ha sede nella Tenuta di San Rossore e con campo operativo alle Lame di Fuori. Queste fanno parte di un sito di interesse comunitario (SIC) e, in quanto zone umide, sono tutelate dalla convenzione Ramsar. Le Lame sono un’importante tappa per numerose specie, tra le quali molte a rischio estinzione, che qui sostano per recuperare le energie necessarie a continuare la migrazione. L’inanellamento a scopo scientifico è una tecnica di marcaggio individuale e rappresenta una fonte di informazioni chiave per la conservazione e la gestione delle popolazioni di uccelli. Grazie ad esso è possibile studiarne la biologia, l’ecologia, il comportamento, i movimenti, la produttività delle popolazioni e la demografia.

Gli uccelli vengono catturati mediante sottili mist-nets (reti foschia) e, dopo essere stati rimossi dalla rete, sono generalmente tenuti in morbidi sacchetti in cotone o in apposite scatole, dove rimangono tranquilli prima di essere identificati, inanellati, esaminati ed immediatamente liberati. L’anello che si applica riporta un codice univoco che identifica l’individuo. L’animale viene attentamente analizzato per registrare una serie di misurazioni morfologiche, biometriche (lunghezza del tarso, della testa, del becco), e altri dati importanti, come sesso, peso, età. Tutti questi dati confluiscono infine ai centri di coordinamento nazionali. Per cui l’inanellamento presuppone un continuo scambio di informazioni tra ricercatori e questi centri, i quali condividono i dati relativi ai singoli individui marcati. È l’Euring, Unione Europea per l’Inanellamento, che garantisce l’efficienza di questa collaborazione e il suo rappresentante per l’Italia è il Centro Nazionale di Inanellamento ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Un risultato di questo scambio di dati è “l’Atlante europeo della migrazione degli uccelli” di recente pubblicazione, che ha permesso di tracciare le rotte migratorie di moltissime specie (www.migrationatlas.org).

I volontari del Servizio Civile del Parco hanno avuto la possibilità di partecipare e conoscere questa attività e apprezzare l’immensa ricchezza che l’habitat delle Lame racchiude.

Arianna Anichini e Giulia Gaimari
Foto di Alvise Lucchetta