Un melograno per non dimenticare. Venerdì 17 febbraio a San Rossore appuntamento con la memoria, protagonista Vera Vigevani Jarach, scrittrice e giornalista che ha conosciuto sia le persecuzioni nazifasciste sia il dramma dei desaparecidos in Argentina. Alle 10.30 presso la Sala Gronchi incontro con la Consulta Provinciale degli studenti di Pisa e i rappresentanti degli istituti delle scuole superiori cittadine. Presenti tra gli altri il presidente del Parco Lorenzo Bani, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il presidente dell’ANPI di Pisa Bruno Possenti, il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, i rappresentanti della comunità ebraica pisana, i rappresentanti dell’associazione 24marzo. Nell’occasione sono state consegnate le lettere dei Comuni e delle Istituzioni della Toscana che sostengono la candidatura del museo argentino ex-Esma a patrimonio Unesco.
Alla fine della mattinata a Cascine Vecchie, nel luogo dove nel 1938 furono firmate le leggi razziali, è stata deposta una corona di alloro ed è stato messo a dimora a cura dell’Ente Parco un albero in memoria di Ettore Felice Camerino, il nonno materno di Vera Vigevani Jarach che fu deportato e morì ad Auschwitz. Secondo la tradizione ebraica il melagrano è un simbolo di giustizia, perché si dice che abbia 613 semi che corrispondono ai 613 comandamenti della Torah.
Al termine dell’iniziativa è stato offerto un rinfresco ai partecipanti a cura dell’alberghiero Matteotti.