Dopo alcuni anni di fermo, continuano a moltiplicarsi le azioni dell’Ente Parco per il contenimento degli ungulati, con l’obiettivo di riportare il territorio ad un equilibrio che salvaguardi i boschi e la flora e protegga le aree agricole. Nella stagione appena passata, nonostante l’emergenza Covid e il meteo spesso non favorevole, grazie alle iniziative intraprese la popolazione di daini e cinghiali in eccesso è diminuita rispettivamente del 50% e dell’80%. Sono stati inoltre attivati agli ingressi di San Rossore 13 dispositivi tecnologici ad ultrasuoni che si azionano su rilevazione di movimento e che servono ad evitare che gli ungulati escano dalla Tenuta, grazie al progetto Pit Pianura Pisana che ha tra gli obiettivi la tutela della biodiversità degli ecosistemi delicati. L’Ente annualmente indennizza gli agricoltori in caso di danni alle colture.

Donazione alle famiglie bisognose

La novità del 2020 è stata la selezione di personale volontario diretto dai GuardiaParco che ha operato nelle aree agricole fuori dalla Tenuta di San Rossore, ma sempre in territorio Parco, per proteggere le aree coltivate. I soggetti, autorizzati e formati dopo specifico bando, hanno operato a giugno e luglio proteggendo le colture. Una parte delle carni ottenute, lavorate e tracciate secondo le normative sanitarie e commerciali, sono state donate alle famiglie e alle persone bisognose, grazie anche alla collaborazione della famiglia Salviati e dell’Amministrazione Comunale di Vecchiano.