Il progetto integrato territoriale (Pit) è il piano che il territorio pisano ha messo in campo per rispondere ai cambiamenti climatici, una serie di interventi di manutenzione realizzati dai diversi enti, istituzioni e aziende agricole che operano sul territorio, coordinati con la regia del Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Il Pit, che si è aggiudicato il finanziamento regionale di 3 milioni di euro e che coinvolge 53 partner tra pubblico e privato, riguarda la pianura pisana dai piedi del Monte Pisano al mare, in particolare la fascia pedemontana tra Vecchiano e Vicopisano, l’ambito delle bonifiche da Migliarino fino a Coltano e il bacino del fiume Morto da Calci fino alla foce. Il piano nella sua interezza prevede una serie di interventi le cui finalità sono la protezione dal dissesto idrogeologico, la regimazione idraulica per migliorare le gestione dell’acqua, l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, la valorizzazione della biodiversità e delle aree ad alto valore naturalistico, il recupero di aree precedentemente degradate, l’incentivazione della filiera corta.
PIT pianura pisana, dalla fascia pedemontana al mare
I 53 partners del progetto, ideato e concertato con la società di consulenza ambientale GreenGea snc di Pisa, vede insieme al Parco capofila, la partecipazione di: Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Consorzio 1 Toscana Nord, Scuola Superiore Sant’Anna con l’Istituto Dirpolis, Scuola Normale Superiore, Dipartimento di Ingegneria e Centro di ricerche agro-ambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa, Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Autorità di Bacino pilota del Fiume Serchio, Comuni di Pisa, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano, 20 aziende agricole, le associazioni di categoria CNA e Coldiretti che hanno impegnato i rispettivi tessuti associativi fra cui alcune aziende di trasformazione alimentare.