Azienda Agrozootecnica della Tenuta di San Rossore

Mucche e cavalli allevati con 500 ettari di spazio libero a disposizione per pascolare allo stato brado, nutriti con foraggio e fieno a chilometro zero; 100 ettari di terreni coltivati a erba medica, orzo e tritacale con l’utilizzo unicamente di sostanze naturali e senza ogm né composti chimici di sintesi. Sono i numeri dell’azienda agrozootecnica della Tenuta di San Rossore che ha la certificazione biologica e ha raggiunto l’autosufficienza alimentare grazie agli 8mila quintali di foraggio e fieno prodotti. Le prossime sfide riguardano il completamento della filiera dei bovini, con l’introduzione dell’ingrasso dei vitelloni al pascolo per l’utilizzo efficiente dei pascoli e il loro miglioramento ambientale, e il contenimento degli ungulati con corridoi ecologici verso altre zone della tenuta.

L’allevamento bovino a San Rossore è costituito da circa 200 esemplari di tre razze diverse, mucco pisano, chianina e maremmana. A questi si aggiungono oltre 30 cavalli, e 3 dromedari, allevati al ‘Boschetto’ allo scopo di conservare le due razze presenti: i Monterufolini e i TPR (Tiro Pesante Rapido), i cui puledri hanno appena ricevuto la certificazione di appartenenza alla razza. Equini che, caso raro in Italia, si riproducono allo stato brado.

Certificato biologico dell’Azienda Agrozootecnica di San Rossore
Piano di gestione parte 1 e parte 2